Storia
Congregazione Suore Missionarie della Fede
La
piccola comunità delle nostre suore oggi è composta da:
Suor Josephine (dalla Birmania)
Suor Angelina (dalle Isole Samoa)
Suor Teresina (dal Vietnam)
8
APRILE 1920
La
vita della nostra SCUOLA
DELL’INFANZIA comincia nella primavera del 1920 per
iniziativa di Don Federico CONGI, allora Arciprete di Sambruson.
L’Istituto
delle Suore Maestre di S. Dorotea di Vicenza in data 20 Marzo 1920
riceveva dal
Vescovo di Padova Monsignor Luigi Pelizzo “l’autorizzazione ad aprire a
Sambruson una casa filiale con 4 Suore mpegnate per la direzione di un
Asilo e
di una Scuola Lavoro”.
L’8
Aprile 1920 arrivano Sr. Odilla, Sr. Domitilla, Sr.
Gioconda con la madre
superiora Sr. Marcellina Comacchio. Provvisoriamente la sede dell’opera
fu in
via Ponte in una casa messa a disposizione dalla famiglia Menegazzo.
L’anno
successivo l’opera fu trasferita in Villa Tasca, sita in via Stradona,
di
proprietà dei signori Baldan.
Tutto
il complesso della villa era a disposizione dell’Asilo: il piano
superiore serviva
ad alloggio per le suore, il piano inferiore all’avvio della Scuola di
Lavoro e
ad accogliere i ragazzetti che disponevano anche dell’ampio parco per
la
ricreazione. La vita liturgica si svolgeva nella chiesetta adiacente la
villa e
dedicata a Gesù SS. Redentore.
Un
mese dopo l’inizio, Don F. Congi, il 10 Maggio 1920, nel
ringraziare la Superiora
Generale delle suore Dorotee, definiva “il numero dei bambini e delle
giovinette della scuola di lavoro confortante, anche troppo numeroso
dato il
locale”.
L’adesione
così consistente dimostra che l’iniziativa di aprire un luogo di
accoglienza
per i più piccoli e di formazione per i più grandicelli era condivisa e
fortemente attesa nel nostro paese, allora circa 3500 abitanti in
massima parte
legati all’agricoltura.
Dopo
solo qualche anno troviamo che la sede dell’Asilo è in via Cimitero:si
voleva
un ambiente edilizio con maggior capienza e soprattutto adatto alle
esigenze di
una scuola per l’infanzia. La nuova costruzione iniziata con entusiasmo
purtroppo
fu ostacolata da difficoltà economiche emergenti. L’anno 1929, passato alla
storia per il crollo dell’economia mondiale e per il “grande freddo”
viene
citato anche nella cronistoria parrocchiale: “….nelle nostre zone
riflessi
della crisi mondiale sono causa di un aggravamento di una situazione
economica
già precaria per il nostro paese tormentato da periodi di siccità e
tempeste
frequenti …”.
L’Arciprete
Don Nicolò Munari, successore di Don F. Congi, nota come gli fu
“estremamente
difficile liquidare il debito dell’Asilo dati gli anni tristi”, ma che
il 24
Febbraio 1933 estingueva l’ultima cambiale presso la Cassa
di Risparmio di
Dolo.
Alla
fine degli anni venti Sambruson ha comunque il nuovo Asilo che, dotato
della
nuova sede vicina alla Chiesa, in una posizione centrale del paese,
vive con
crescente floridezza la propria identità educativa.
I
ragazzetti dei primi anni sono accolti in maggior quantità ed il
servizio del
doposcuola per gli alunni delle elementari migliora. La Scuola di
Lavoro per
aiutare le ragazze ad apprendere l’arte del ricamo e cucito rivela
sempre
meglio la sua utilità: le ragazze che la frequentano, con l’arte del
lavoro,
imparano dalle Suore soprattutto lo stile di vita cristiano.
Arriva
il tempo della guerra e le suore condividono le vicende amare delle
famiglie
della parrocchia. Negli ultimi mesi del conflitto l’edificio è oggetto
di una
breve e fortunatamente blanda occupazione da parte delle truppe in
ritirata ma,
a parte il disagio, ogni cosa si risolve senza conseguenze gravi.
A
guerra terminata il nostro Asilo rilancia la sua attività. Gli anni
quaranta e
cinquanta segnano un momento di grande vitalità: sono anni che vedono
lo
svilupparsi, all’interno della Scuola, di numerose attività che
rispondono alle
esigenze dell’ambiente di
quel tempo.
Abbiamo sempre l’Asilo per i bambini dai 3 ai 6 anni, il doposcuola al
quale
aderiscono quasi tutti i ragazzi delle elementari e la Scuola di Lavoro
diventa
anche Laboratorio in grado di soddisfare richieste di ditte esterne. Si
arriva
a presenze di 50-60 ragazze occupate: per le giovani della parrocchia
ciò
significa anche possibilità di lavoro, una retribuzione in grado di
soddisfare
piccole esigenze personali. Nei giorni di festa e di vacanza, l’Asilo
diventa
punto di riferimento di attività ricreative e formative. A tale
proposito le
foto dell’epoca testimoniano la grossa adesione delle giovani ai Corsi
di
Esercizi Spirituali detti “Semichiusi”: esperienze di preghiera,
catechesi e
riflessione che si svolgevano prevalentemente nei periodi invernali (da
ricordare i “tre giorni”
che culminavano nella ricorrenza di Santa Agnese in
Gennaio)
Con
gli anni sessanta tramonta un’epoca: sono gli anni di un
rapido processo di industrializzazione:
il lavoro manuale è sempre meno competitivo e remunerativo. Sorgono i
lavori
più diversi, le più svariate attività e mestieri: si passa ad un
diverso
modello sociale, c’è un cambiamento di mentalità ed un approccio
diverso alla
realtà locale. A livello civile, c’è un adeguamento legislativo: nuove
norme
regolano anche l’attività lavorativa e scolastica. Ciò fa sì che la
Scuola di Lavoro
venga a perdere l’importanza che aveva avuto negli anni precedenti,
come pure
passi in secondo piano il doposcuola per le elementari in seguito
all’estensione
dell’obbligo scolastico fino ai 14 anni.
Le
Curie Vescovili orientano le Istituzioni legate alla Parrocchie a
ridefinire e
precisare i loro ruoli. In questo nuovo contesto umano e sociale
l’Asilo assume
l’attuale fisionomia, prende il nome di Scuola Materna, viene
costituito il “Comitato
di Gestione” che prendendosi in carico l’amministrazione
permette alle Suore di
dedicarsi all’educazione dei bambini in età prescolare e nel tempo
libero di
dare maggiore energia alla vita della parrocchia.
L’indubbia
rilevanza del servizio pubblico che la Scuola dell'Infanzia svolge
viene riconosciuto
anche dall’Amministrazione Comunale con la quale è stata stipulata una
convenzione.
Il
Comitato di Gestione
Istituito
nel 1973,
viene rinnovato ogni tre anni ed esprime in modo costante ed
organizzato tutta la collaborazione della comunità parrocchiale alla
vita della
Scuola Materna. Il Comitato delibera sulle proposte riguardanti la
globale
conduzione della Scuola, appoggia le scelte didattico-educative che ne
motivano
l’esistenza, cura i rapporti con il personale, la manutenzione dello
stabile,
segue e sostiene l’approvvigionamento di quanto occorre, tiene la
documentazione amministrativa riguardante l’Ente. In periodiche
riunioni viene
illustrata all’assemblea dei genitori l’attività della scuola e viene
proposto
il bilancio preventivo e consuntivo. In tali circostanze, con
soddisfazione, si
constata abitualmente l’umanità dei genitori nel condividere le scelte
operate
dal comitato, che d’altronde è attento e sensibile a recepire ogni
suggerimento
utile al bene dei bambini frequentanti. Per rendere la scuola
accogliente e
funzionale si è provveduto, in questi anni, ad ampliare e rimodernare
l’edificio:
la cucina, i bagni, la mensa e le aule, la sala giochi.
Tutto
questo sostenendo continue spese che però non sono mai state un grosso
problema
per la generosa risposta di tutta la comunità parrocchiale, per il
continuo e
disinteressato impegno di tanti che offrono la loro disponibilità per
la
piccola, ma continua manutenzione ordinaria.
1973
1°
Comitato di Gestione
L’Arciprete
Don Carlo
Segala
La Madre Superiora
Suor Rosangela Trevisan
Il
rappr. del Sindaco
Antonio
Lovato
Il rappr. della Parrocchia
Pietro Fossen (pres.)
E rappr. dei Genitori
Tarcisio Gottardo (segret.)
Ferruccio Ferraresso
Maria
Rosa Ghislandi
Andrea Lazzarin
Giuseppe Saccarola
Candido
Semenzato
2010
Comitato
di Gestione attuale
Presidente
Don Amelio
Brusegan
Bilancio
Dante Reato
Rapporti
con il pers. ausiliario Claudio
Sinigaglia
Coordinatrice didattica Renata Bagatin
Segreteria
Silvia Baldan
Rappr. Genitori
ELETTI dai genitori
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